Circa 300 soci ai festeggiamenti per i nostri 40 anni: il report della giornata

“Questo quarantesimo rappresenta per noi un importante traguardo, che dimostra vitalità e capacità di adattamento ai cambiamenti del mercato, soprattutto nel settore sociale”. Lo ha detto la presidente Maria Antonella Oronte – in occasione dei festeggiamenti per i 40 anni della cooperativa che si sono svolti sabato 2 dicembre al Teatro Guglielmi di Massa e che hanno visto la partecipazione di circa 300 soci. “In questi anni – ha aggiunto la presidente – siamo stati protagonisti della realizzazione del welfare toscano, portando avanti servizi esternalizzati dalla Regione e dagli enti locali. Oggi la sfida è come approcciarsi a un mercato privato che ha bisogno di risposte che vengano anche dalla cooperazione sociale, e che siano in grado di coniugare le necessità dei singoli con politiche sociali complessive. È inoltre urgente misurarci con il tema delle nuove tecnologie, che riteniamo utili a supportare il lavoro nel sociale”.

Al centro delle celebrazioni per il quarantesimo, dopo i saluti del sindaco di Massa Alessandro Volpi e un videomessaggio dell’ex ministro Maria Chiara Carrozza, il convegno “La cooperazione sociale e la sfida delle nuove tecnologie”, a cui hanno preso parte anche Paolo Venturi, direttore di AICCON (Associazione Italiana per la Promozione della Cultura della Cooperazione e del Non Profit) e la presidente nazionale di Legacoopsociali Eleonora Vanni. “Nell’ambito del welfare, dove i bisogni sono sempre più individualizzati e personalizzati, in questa fase che io chiamo il ‘terzo tempo’ della cooperazione – ha detto Venturi l’innovazione tecnologica diventa uno strumento utile per generare valore nelle relazioni. La capacità di competere in ambito sociale e essere più adeguati nella risposta ai bisogni futuri starà proprio nel ricombinare la dimensione prestazionale con quella relazionale, e da questo punto di vista la tecnologia è uno strumento utile. Come tutti gli elementi ambivalenti, postula però una scelta di valore: le cooperative devono fare questa scelta e mantenere vive le motivazioni intrinseche, nel caso della cooperativa Di Vittorio quelle dei primi 40 anni, e rilanciarle sul futuro”.

“Nell’ambito della cooperazione sociale – ha aggiunto Vannile tecnologie impattano su molti ambiti di lavoro, dall’organizzazione alla progettazione alle relazioni interne e esterne. Un aspetto fondamentale è l’impatto sul lavoro, e quindi da una parte una diversa qualificazione, in rapporto anche con il mondo dell’istruzione e della formazione, per valorizzare e mettere in pratica le competenze relazionali e culturali cooperative che qualificano l’agire degli operatori e del management cooperativo. Dall’altra c’è il tema degli strumenti per l’innovazione progettuale e, fra questi, l’utilizzo delle piattaforme come strumento di partecipazione. Il tema per la cooperazione sociale è che tipo di valore dare allo sviluppo sostenibile, e come si coniuga questo con l’essere cooperativa sociale oggi e soprattutto nel futuro”.

Ivano Algieri, psicologo e socio della cooperativa, ha approfondito il progetto Apprendi-Lab, servizio innovativo nato per fornire risposte a nuovi bisogni emergenti, legati all’educazione e all’istruzione, attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie.
“Quarant’anni di vita per un’impresa normale sarebbero un’eternità, per una cooperativa invece è solo un piccolo tratto della propria vita –
ha commentato il presidente di Legacoop nazionale Mauro Lusetti, ponendo l’accento sulla biodiversità cooperativa rispetto all’impresa privata “che è frutto – ha detto – di buone pratiche dal punto di vista della governance, dei rapporti intergenerazionali e della capacità di interpretare i cambiamenti”.

Ampia partecipazione da parte dei soci anche agli appuntamenti del pomeriggio, all’insegna dello svago e dell’intrattenimento ma anche, al tempo stesso, un’occasione di riflessione e impegno. Due i momenti in programma: l’associazione culturale fiorentina AltroTeatro ha presentato “La fatica e il canto”, uno spettacolo teatrale di parole e canti sul mondo del lavoro. A seguire, l’esibizione del gruppo musicale “Liete Dissonanze”, nato da un’attività di musicoterapia all’interno dei Servizi della Salute mentale della Asl 10 di Firenze.

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Alcune foto della giornata…