Autismo, i 20 anni del Centro di Villa Porcelli: oltre 200 utenti seguiti tra bambini, ragazzi e giovani adulti

Sono oltre 200 tra bambini, ragazzi e giovani adulti gli utenti seguiti in 20 anni di attività dal Centro diurno per DSA di “Villa Porcelli”, gestito dalla Cooperativa e facente parte dei servizi della UFSMIA e della UFSMA dell’Azienda Usl Toscana Nord Ovest (zona Livornese), che ne detiene la direzione sanitaria.
Il Centro, specializzato nel trattamento dei disturbi dello spettro autistico, venne inaugurato nella primavera del 1999 con un gruppo di 5 bambini della fascia di età 2/10 anni. Nel 2010 è nato il primo modulo per giovani adulti, seguito nel dicembre 2018 da un secondo modulo. Oggi segue 61 minori (a cui se ne aggiungono altri, seguiti ma non inseriti nella struttura diurna) e 26 giovani adulti.
I numeri sono stati presentati il 12 febbraio a Livorno da Cristina Casella (neuropsichiatra infantile, coordinatrice del centro per i disturbi dello spettro autistico Villa Porcelli dell’UFSMIA) e da Simone Signori (psichiatra del centro per i disturbi dello spettro autistico Villa Porcelli dell’UFSMA), nel corso del convegno organizzato in occasione del 20° anniversario del Centro dalla Cooperativa Sociale G. Di Vittorio, in collaborazione con Azienda Usl Toscana Nord Ovest, Associazione Autismo Livorno onlus, Consorzio Pegaso Network, Dipartimento Area Welfare Legacoop Toscana, Legacoopsociali nazionale.

“La nostra Cooperativa è presente all’interno del Centro di Villa Porcelli fin dalla sua apertura – spiega David Pasqualetti, responsabile del Settore Salute Mentale della Cooperativa sociale G. Di Vittorio, che ha coordinato la giornata –. Attualmente le figure professionali impegnate sono Oss, educatore, psicologo e psicomotricista, mentre psichiatra e neuropsichiatra infantile sono operatori della Azienda USL. In questi anni sono cresciute le richieste per questo servizio, che viene apprezzato in particolare per la qualità degli interventi, la flessibilità, l’elasticità degli orari, la partecipazione e la costruzione di percorsi condivisi“.

A Villa Porcelli il disturbo dello spettro autistico viene affrontato attraverso un trattamento psicoeducativo (individuale o di gruppo), psicomotorio e logopedico, sulla base di protocolli diagnostici multidisciplinari e specifici modelli di intervento. Particolare attenzione è rivolta anche ai progetti finalizzati alla transizione verso l’età adulta e quindi a incrementare le autonomie personali e sociali e le competenze di tipo socio comunicativo, di orientamento spaziale, educazione stradale e così via.
In particolare, nel Centro dedicato ai giovani adulti si svolgono attività laboratoriali (giardinaggio, cucina, laboratorio occupazionale, uscite, laboratorio delle emozioni, laboratorio informatico, gruppo potenziamento al lavoro) ed attività rivolte ai familiari. Vi è una forte collaborazione in rete con altri soggetti, a partire dall’Associazione Autismo Livorno, formata dalle famiglie di ragazzi con disturbo dello spettro autistico.

Il convegno, che ha registrato un’ampia partecipazione (circa 150 i presenti) ha visto alternarsi nella mattinata numerosi interventi di rappresentanti istituzionali, dell’Azienda Usl Toscana Nord Ovest, delle famiglie degli utenti, della Cooperativa G. Di Vittorio.

Hanno portato i loro saluti il vicesindaco del Comune di Livorno Stella Sorgente, Carlo Giustarini, direttore della Zona Distretto dell’Azienda USl Toscana Nord Ovest Zona Livornese, Roberto Sarlo, direttore Salute mentale e dipendenze Azienda USl Toscana Nord Ovest, Nicola Artico, direttore Psicologia, Salute Mentale Adulti Infanzia Adolescenza, la presidente della Cooperativa Maria Antonella Oronte. Presente anche Maria Teresa De Lauretis.

Nel corso del convegno hanno preso la parola, oltre a Casella e Signori, Ivana Bianco, direttore Psichiatria dell’Azienda USl Toscana Nord Ovest Zona Livornese, Chiara Chiellini e Irene Giovannelli, psicologhe della Cooperativa che operano a Villa Porcelli, la presidente dell’Associazione Autismo Livorno Sandra Biasci, il  responsabile Dipartimento Area Welfare Legacoop Toscana Marco Paolicchi.
Nel pomeriggio spazio all’intervento di Roberto Keller, uno dei maggiori esperti a livello nazionale nella diagnosi e trattamento dei disturbi dello spettro autistico, psichiatra, responsabile dell’Ambulatorio per i Disturbi dello spettro autistico in età adulta della ASL Città di Torino (Centro pilota per la regione Piemonte), professore a contratto presso l’Università di Torino, formatore e relatore in convegni nazionali e internazionali. Keller è membro del Coordinamento Autismo presso l’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte, della Cabina di regia per l’autismo presso il Ministero della Salute, del tavolo per l’elaborazione delle Linee di indirizzo nazionali autismo presso l’Istituto superiore di Sanità. Keller, docente in Master Universitari sull’Autismo presso le Università di Torino, Brescia, l’Aquila, Pisa, ha affrontato nel corso del suo intervento una pluralità di temi: diagnosi, utilizzo di test, diagnosi differenziale e psicopatologia nonché organizzazione dei modelli di intervento relativi ai disturbi dello spettro autistico con focus su adolescenza e età adulta.

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